CLOUD . Le aziende Italiane tra le prime in Europa a volare sulla nuvola.
Finalmente le aziende Italiane salgono sul podio della classifica Europea che misura gli investimenti verso le nuove tecnologie, nella fatti specie verso "la nuvola", infatti oltre il 40 % delle aziende Italiane hanno abbandonato le soluzioni ON PRIMASE (installazioni su hardware n locale) ed hanno abbracciato soluzioni OFF PRIMASE (servizi CLOUD).
Prima di scendere in dettaglio e spiegare bene l'importanza di questo vero e proprio RINASCIMENTO INFORMATICO ITALIANO, credo sia utili spiegare in poche e semplici parole cosa è il cloud.
Per banalizzare potremmo dire che avere dell'hardware (server, dischi,processori), delle infrastrutture telematiche per trasmettere i dati (router etc) , software (posta elettronica, microsoft office, backup, ERP, etc) , archivi (database relazionali o qualsiasi altro tipo di file) in loco (azienda o casa che sia) significa avere il tutto ON PRIMASE, mentre avere un utente ed una password che consenta 24 ore su 24, 7 giorni su 7 di accedere a servizi ovunque noi siamo, a prescindere dal dispositivo che usiamo, senza necessariamente sapere su quali dispositivi hardware siano ubicati ne con quali software stiano interagendo, significa usare il tutto OFF PRIMASE, ossia in CLOUD.
A questo punto, se qualche esperto leggesse quanto da me affermato sopra per farmi capire dalla maggioranza dei lettori, avrebbe giustamente da ridire in quanto è possibile lavorare in CLOUD anche avendo soluzioni ON PRIMASE, ma si tratta di rare eccezioni.
In altre parole potremmo dire che piccole e grandi imprese possono ora rivolgersi a servizi esterni (ma come detto sopra, in alcuni casi anche servizi interni) per richiedere le capacità IT necessarie alle loro operazioni: che siano semplici spazi di archiviazione, siti web o intere infrastrutture. I contratti in abbonamento esterni permettono di richiedere le risorse necessarie solo quando servono e per il periodo in cui servono. Le organizzazioni possono creare le dinamiche di Cloud computing all’interno delle loro sedi, avendo il totale controllo delle proprie operazioni informatiche, ma con un’efficienza maggiore.
Per completare la panoramica, è il caso di distinguere le tre tipologie di infrastrutture che stanno contribuendo ad aumentare e migliorare le funzionalità di sicurezza e gli strumenti di gestione, tutte cose che rendono il cloud una scelta non solo praticabile ma anche più degna di considerazione:
- SAAS che sta per Software As A Service; vengono messi a disposizione dei software che permettono di erogare servizi piuttosto che acquistare le licenze d'uso e preoccuparsi dei costi di manutenzione etc. .
- IAAS che sta per Infrastructure As A Service; in sostanza la fornitura di macchine virtuali e storage in Cloud in alternativa all'acquisto dell'hardware in azienda.
- PAAS che sta per Platform As A Service; invece di acquistare ambienti per gli sviluppo software, l’utente dovrà preoccuparsi solamente di sviluppare le applicazioni perché i problemi legati alla creazione della piattaforma di sviluppo, come il database o la gestione del carico, sono stati affrontati dal fornitore di servizi cloud.
Quindi le aziende Italiane sono tra le prime in Europa ad avere capito che usare dei software installati in loco in maniera tradizionale non è decisamente la soluzione più economica e sicura. Forse questa accelerazione Italiana rispetto agli altri paesi Europei e mondiali è dovuta agli alti costi per avere affidabilità e continuità del servizio.
Del resto, il nostro territorio ha da sempre a che fare con reti e centrali esterne a pezzi (con Telecom ed Enel, basta un temporale per mettere in crisi intere zone industriali),quindi anche le aziende grandi aziende Italine che si erano dotate di soluzioni ad alta affidabilità ON PRIMASE con cluster, storage etc , si sono trovate costi di manutenzione ed aggiornamento dell'infrastruttura molto più alti rispetto alle aziende che operano nel resto del mondo, tanto che, fatti i conti, hanno strizzato l'occhio al Cloud.
Le PMI Italiane, oltre ai problemi dovuti alle reti e centrali Telecom ed Enel, avendo a che fare generalmente con infrastrutture interne meno curate e certificate, spesso rattoppate alla meno peggio a causa di continui ampliamenti si trovano costi di gestione ON PRIMASE molto elevati, ed anche loro si stanno rifugiando nel Cloud.
Inoltre, le aziende Italiane non vedevano l'ora di liberarsi dalla stretta delle vetuste e voraci aziende informatiche nostrane che continuano a vendere software ultra-datato appoggiato su hardware obbligatoriamente importante, erogando servizi in loco a basso valore aggiunto, ma ad altissima marginalità. I clienti di queste organizzazioni, ogni volta che si verifica qualche malfunzionamento, sono costretti a chiamare in azienda i tecnici che presentano il loro conto salto anche solo per controllare e verificare che dopo attaccata una spina alla corrente, va tutto bene. Di conseguenza appena ne hanno avuto la possibilità, anche le piccole aziende si sono tuffate sul Cloud Computing dove hanno trovato costi bassi e certi, servizi continui, eliminazione di richieste di intervento legate a problemi di compatibilità tra il dispositivo ed il software che si sta usando.
In conclusione, ritengo l'accelerazione delle aziende italiane verso il CLOUD COMPUTING come un segnale di risveglio dell'imprenditoria e l'uscita dalla sudditanza da chi fino a ieri le ha costrette a sostenere spese folli per utilizzare soluzioni vetuste. Ovviamente l'augurio è che i risparmi ed i vantaggi ottenuti con il Cloud possano essere investiti per aumentare la competitività delle aziende nostrane per conquistare nuovi mercati.
La prossima volta parlerò di soluzioni software predisposte per il CLOUD, cioè quelle fruibili, senza accrocchi ne limitazioni, indifferentemente su pc, notebook, tablet o smartphone che si adattano automaticamente alle dimensioni dei dispositivi e che garantiscono velocità elevate sia se si è collegati in rete mobile o rete fissa.