RICHIESTA > SOLUZIONI > VANTAGGI

Dopo il "razzista" Tay, Microsoft ci riprova con Zo: presto parleremo coi robot

Il futuro dell'assistenza e del marketing in Rete è tutto nei bot in grado di chiacchierare con gli utenti.

Tra quelli che lavorarano a questo tipo di tecnologia c'è ancora Microsoft nonostante, al primo tentativo, il bot Tay si sia trascinato addosso una controversa polemica a causa di risposte non proprio politically-correct! Dopo poco essere stato messo on-line ha infatti iniziato a cinguettare frasi antisemite e incitanti all'odio. Come: "Hitler aveva ragione, odio gli ebrei"; "le femministe dovrebbero morire e bruciare all'inferno"; e persino a scimmiottare quello che sarebbe poi divenuto il nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump: "costruiremo un muro e il Messico lo pagherà", tutto scritto in maiuscolo. Il risultato? Tweet eliminati, chatbot chiusa, esperimento fallito. Tutto in meno di 16 ore.
Ma a Redmond non si sono scoraggiati ed hanno continuato a lavorare a un successore. E così ha fatto il suo debutto il nuovo bot: questa volta si chiama Zo.
Al momento è disponibile solo in lingua inglese e unicamente sulla piattaforma Kik, un'app di messaggistica privata popolare tra i giovani statunitensi: una partenza in sordina per testare la scalabilità del servizio ma anche e forse soprattutto per dribblare eventuali problemi di comunicazione se gli utenti dovessero scovare bug e limiti della programmazione. Sempre a scanso di equivoci, Microsoft ha deciso anche di bloccare una serie di argomenti: interrogato su razzismo, sul suo predecessore Tay, sulla politica e alcuni altri temi, Zo si limita a fornire risposte evasive e tagliare corto per chiudere in fretta l'argomento ("Penso che tutte le persone siano uguali", "Non mi sento a mio agio a parlare di questo argomento, discutiamo di altro"). Prevenire è meglio che curare.
In prospettiva i computer saranno in grado di tenere in piedi conversazioni complesse e consentire il superamento delle interfacce tradizionali per l'utilizzo del supporto informatico: l'obiettivo quindi dell'esperimento è mettere alla prova le tecniche di machine learning ed elaborazione del linguaggio naturale che Microsoft come molti altri sta portando avanti.
Un super-tecnico che sa tutto e risponde esattamente ad ogni domanda, in grado di chiacchierare a voce con l'interlocutore, gestire moltissimi umani contemporaneamente, che può far conto su nozioni fornite a priori e sull'esperienza fatta nel corso delle conversazioni: se oggi Zo si limita a scrivere, in futuro ci saranno bot capaci di fare questo!

Log In or Register